Che cos’è la medicina del lavoro?

La medicina del lavoro si occupa della salute e della sicurezza dei lavoratori, e basa il suo operato su alcuni punti fermi:

  • L’identificazione dei rischi legati all’ambiente di lavoro e alla professione;
  • La valutazione dei rischi ambientali e professionali con la stesura di documenti con linee guida;
  • La prevenzione, tramite la formazione e l’informazione dei datori di lavoro e dei dipendenti riguardo i rischi che possono incontrare;
  • La gestione di malattie e infortuni legati al lavoro.

 

I rischi identificabili possono essere, per esempio, chimici (come i detersivi utilizzati dagli addetti alle pulizie), fisici (come il rumore o le radiazioni nei laboratori), biologici (come i virus normalmente presenti negli ambienti chiusi frequentati da persone) o psicosociali (legati alle relazioni interpersonali, per esempio con i clienti).

Valutare i rischi presuppone che il datore di lavoro rediga o faccia redigere da un professionista (qualora non ne abbia le competenze) il documento di valutazione dei rischi (DVR) per la salute e la sicurezza dei dipendenti, facendosi eventualmente aiutare dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal medico competente. È un documento tramite il quale vengono identificati i rischi e rese note le misure di prevenzione per evitarli o contenerli, che verranno messe in atto nell’azienda. Il medico competente si occuperà di stilare un protocollo sanitario che definisca esami e requisiti specifici in base alle mansioni presenti nell’azienda affinché, con la visita medica, il lavoratore possa essere ritenuto idoneo a lavorare.

La prevenzione riguarda, oltre ai punti precedenti, le visite con il medico competente specialista in medicina del lavoro e la formazione, informazione e addestramento del singolo lavoratore attraverso corsi e comunicazioni appositi che rispondono al D.lgs. 81 del 2008. È comunque sempre dovere del lavoratore e del datore di lavoro rimanere aggiornati sulle tematiche di prevenzione per ridurre al minimo il rischio di infortuni o malattie professionali e seguire le indicazioni date loro dal medico competente.

La gestione di malattie e infortuni professionali viene seguita dal medico del lavoro in collaborazione con i medici specialisti che si occupano del caso del singolo paziente. Ad esempio, se il lavoratore subisce un infortunio che necessita cure ortopediche, l’ortopedico si occuperà della diagnosi e della cura adatta, mentre il medico del lavoro potrà prescrivere, al momento della visita del lavoro, limitazioni ai movimenti o l’utilizzo di ausili durante il lavoro così da agevolare e non compromettere la guarigione del dipendente.

A cura di Emanuela Burigo