Medicina dello sport

Visite mediche per idoneità sportiva agonistica o non agonistica; terapia con onde d’urto focalizzate per il trattamento di lesioni osteo-tendinee traumatiche e/o degenerative.
Dr.ssa Marina Berta, Specialista in Medicina dello Sport, Socio della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI, n. 12302), referente Regionale della Società Italiana di Terapia con Onde d’urto.
Visita per idoneità sportiva quando e come: Obbligo del certificato medico di idoneità sportiva.

Il Ministero della Salute distingue 3 tipologie di attività fisico-sportiva:

  • Attività ludico-motoria: è stato soppresso il certificato medico sportivo
  • Attività non agonistica: è obbligatorio il certificato medico sportivo
  • Attività agonistica: è obbligatorio il certificato medico sportivo
L’attività ludico-motoria è l’attività, individuale o collettiva, praticata da soggetti non tesserati a Federazioni sportive nazionali, a Discipline associate o a Enti di promozione sportiva riconosciuta dal Coni, e finalizzata al raggiungimento e al mantenimento psico-fisico, non regolamentata da organismi sportivi e comprende anche l’attività che si svolge in proprio.
Alcune palestre o associazioni possono richiedere egualmente il certificato per questione di sicurezza e di pratica assicurativa. In questi casi è possibile richiedere il certificato medico sportivo allo specialista di medicina sportiva così come al medico di famiglia.

Per attività non agonistica si intende tutte o le attività sportive svolte dai tesserati e organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali (FIGC, FIN, FIT, FIPAV, etc); da Discipline associate (FASI per l’arrampicata sportiva, per esempio); da Enti di promozione sportiva riconosciuta dal Coni (CSI, PGS, UISP, CUSI, etc) o dagli organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche. In questi casi i tesserati devono presentare il certificato medico sportivo (esclusi i tesserati che non svolgono attività fisica – i dirigenti sportivi – e quelli la cui attività sportiva non implica l’impegno fisico – i giocatori di bridge della FIGB, per esempio).
Il certificato medico sportivo per attività sportive non agonistiche è a pagamento (esclusi i casi di attività ed eventi sportivi scolastici come i Giochi della gioventù, per i quali il preside può richiedere l’esenzione dal pagamento) e ha validità di 1 anno.
MEDICI CERTIFICATORI

  • il medico di medicina generale per i propri assistiti
  • il pediatra di libera scelta per i propri assistiti
  • il medico specialista in medicina dello sport ovvero i medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano
Controlli e durata

  • Il controllo deve essere annuale
  • Il certificato ha validità annuale con decorrenza dalla data di rilascio deve contenere gli esiti di una anamnesi ed esame obiettivo, della misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo.
Il certificato medico per l’attività agonistica è regolamentata dal DM del 18.02.82 che stabilisce i criteri tecnici generali volti a tutelare lo sportivo agonista, mentre le Regioni d’accordo con il CONI fissano le modalità operative.

Il certificato è obbligatorio per poter partecipare alle gare per tutti gli sportivi agonisti :

  • tesserati ad una Federazione del CONI, a una Disciplina Associata o a un Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, con età minima di inizio e fine dell’attività, stabilita da ciascuno di questi soggetti
  • i partecipanti alle fasi nazionali dei Giochi della Gioventù
Il Medico certificatore deve avere la Specializzazione in medicina dello Sport, appartenere alla Federazione medico-sportiva Italiana e operare in strutture pubbliche o private accreditate dalle Regioni.

Il protocollo di visita è standard (anamnesi, esame obiettivo, ECG a riposo e sotto sforzo, spirometria, es. urine, esame del visus) e valido su tutto il territorio nazionale, con varianti in funzione delle diverse discipline sportive. Gli esami del protocollo standard sono effettuati in contemporanea, durante la visita, con possibilità esterna di altri esami aggiuntivi che il Medico certificatore ha facoltà di richiedere, per motivato sospetto diagnostico, per concedere l’idoneità agonistica.